11.4.09
"Spiritualmente un anno di profondo squallore e indigenza fino a quella memorabile notte di marzo, in fondo al molo, nel vento che urlava, non la scorderò mai, quando all’improvviso tutto mi è stato chiaro. La visione, finalmente. Questo, direi, devo soprattutto registrare stasera, in previsione del giorno in cui la mia opera sarà…(esita)…spenta e io non avrò forse più alcun ricordo, buono o cattivo, del miracolo che…(esita)…del fuoco che l’ha accesa. Ciò che ho visto di colpo quella sera, dunque è questo: che la convinzione su cui m’ero basato per tutta la vita, vale a dire…"
S.Beckett, L'ultimo nastro di Krapp
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